Viaggiare Informati

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Sostanze stupefacenti

Va evitato in maniera assoluta l’acquisto, uso o detenzione a qualsiasi titolo di ogni sostanza stupefacente. Basta essere fermati dalle Autorità di polizia con quantitativi minimi per far scattare il fermo di polizia in cella, con successivo processo, basato sul rapporto di polizia, che anche per modiche quantità potrebbe avanzare l’ipotesi di spaccio. A differenza dell’Italia, anche per la detenzione di modiche quantità e a fini di consumo personale, le conseguenze penali sono molto serie dal momento la legge locale prevede pene detentive che oscillano tra alcuni mesi e molti decenni di carcere. I casi più gravi di traffico possono essere puniti anche con la pena di morte.

Visto per italiani che si recano in Thailandia e deportazione di chi va fuori visto
Per i titolari del passaporto italiano le Autorità di Immigrazione thailandesi concedono, di norma, al momento dell’ingresso nel Paese da un aeroporto internazionale, un visto turistico valido un mese. Al momento dell’arrivo in Thailandia, è necessario che il passaporto abbia una validità residua di almeno 6 mesi; in caso negativo le Autorità di frontiera potrebbero disporre l’immediato respingimento dell’interessato verso l’Italia.
Nel caso di ingresso attraverso le frontiere di terra (ad esempio dalla Cambogia) la validità del visto rilasciato alla frontiera può essere ridotta a 15 giorni, a discrezione delle Autorità di Immigrazione locali. In questi casi si consiglia di verificare che le Autorità di frontiera appongano il timbro d’ingresso: se non lo fanno, all’interessato potrebbe essere successivamente negata l’uscita dalla Thailandia; l’interessato dovrebbe ritornare personalmente al posto di frontiera di terra per far apporre il visto d’ingresso sul passaporto e solo dopo aver ottenuto tale timbro potrà lasciare il Paese.
Chi si trattiene in Thailandia oltre la validità del proprio visto rischia l’arresto per “overstay”. Ciò comporta il trasferimento in un centro di espulsione a Bangkok, ove l’interessato rimane in stato di detenzione finche’ non acquista un biglietto aereo e le Autorità Thailandesi non ne decretano l’espulsione. La permanenza nel centro di detenzione può variare da alcuni giorni a molte settimane, a discrezione delle Autorità thailandesi. Sebbene sia possibile risolvere le situazioni di overstay recandosi volontariamente presso gli Uffici dell’Immigrazione e pagando una multa, non sempre è possibile evitare la detenzione, per cui si consiglia in ogni caso di non andare fuori visto.
Il visto può essere ottenuto anche in Italia, dove viene rilasciato da una Ambasciata o consolato thailandese, ed è necessario solo se il soggiorno in Thailandia è superiore ai 30 giorni.
Per specifiche informazioni su particolari visti di permanenza (annuali, multi-entrata, ecc.) e sulle varie tipologie previste dalla normativa thailandese sull’immigrazione si deve far riferimento all’Ambasciata thailandese a Roma, al Consolato generale di Milano o ai vari consolati onorari presenti sul territorio della Repubblica Italiana, mentre in Thailandia si può fare riferimento agli uffici dell’Immigrazione dislocati nelle varie province del Paese.

Automobili e circolazione stradale
Si raccomanda la massima prudenza alla guida vista la pericolosità delle strade. Purtroppo, sono frequenti gli incidenti, anche mortali, che coinvolgono cittadini italiani.
Se nonostante sia sconsigliato (anche per il sistema di guida “all’inglese” a cui gli italiani non sono abituati), si desideri noleggiare auto o motorino si raccomanda di farlo dalle catene di noleggio rinomate che offrono migliori garanzie di correttezza e si consiglia vivamente di accertarsi della presenza della copertura adeguata contro danni a terzi e di ogni altra garanzia, assicurandosi della presenza della polizza e leggendo bene ogni sua clausola.
Per guidare sul territorio thailandese è richiesta la patente internazionale emessa secondo la Convenzione di Ginevra del 1949, accompagnata dalla patente di guida italiana, oppure la patente thailandese.

Ospedali e assicurazioni
Esistono ospedali pubblici e privati. Le strutture ospedaliere private sono generalmente di buon livello però molto costose, pertanto è assolutamente raccomandato munirsi di assicurazione sanitaria con massimale adeguato (a partire da 200.000 Euro) e che includa tra i servizi previsti il rimpatrio sanitario accompagnato dal medico.

Altre raccomandazioni
Si rammenta che normalmente nelle dispute tra locali e stranieri la polizia difficilmente prenderá in dovuta considerazione le rimostranze dello straniero. Contro un rapporto di polizia sfavorevole, normalmente poco si può fare. Si consiglia quindi, soprattutto per le piccole liti e soprattutto nelle zone turistiche, di cercare sempre una soluzione amichevole della controversia evitando se possibile di coinvolgere la polizia.
Se si finisce sotto processo, indipendentemente dalla colpevolezza o meno e indipendentemente dalla gravità del fatto di cui si è accusati, il rischio è quello di trascorrere periodi anche molto lunghi in attesa di giudizio e con il divieto di lasciare la Thailandia.
In generale, è consigliabile conservare una copia dei documenti più importanti (passaporto, carta d’identità, carta di credito) per facilitare le procedure di assistenza in caso di furto o smarrimento.
Va evitato l’affitto di ski-jet nelle località balneari di Phuket, Pattaya e Samui. Truffe su presunti danni alla riconsegna sono ricorrenti, come anche richieste di risarcimento di presunti danni alla riconsegna di motorini noleggiati.
Sono in aumento i casi di furti, rapine e anche scippi. Vi sono stati casi di furti dalle valigie sugli autobus di trasporto passeggeri tra le città della Thailandia.

Raccomandazioni specifiche per chi si reca in Laos e Cambogia
Si raccomanda di evitare di noleggiare mezzi di trasporto: vengono date a noleggio automobili e motociclette che presentano scarse garanzie di sicurezza, e spesso completamente prive sia di assicurazione per RC che contro il furto. Dal momento che, in caso di incidenti o di furto del mezzo (recentemente si sono registrati diversi casi), la responsabilità viene addebitata a chi ha noleggiato il mezzo (il turista straniero), a quest’ultimo viene chiesto il pieno rimborso del danno o del mezzo (caso di furto). Ricorrere alla polizia è inutile se non controproducente, e le uniche possibilità sono contrattare il rimborso o rivolgersi ad un legale locale che segua il caso (con costi e tempi da determinare con il professionista).
Si rammenta inoltre che la circolazione disordinata e caotica può essere causa di incidenti.
Si segnalano sempre più casi di furti, scippi, e aggressioni, si prega pertanto di esercitare la massima attenzione e di non girare da soli e possibilmente non di notte. E’ stata altresì segnalata, in queste occasioni, una scarsa attenzione e collaborazione della polizia locale, che si limita a produrre meri verbali delle denunce a volte non considerando, omettendo o non inserendo i dettagli del fatto, magari utili al rintraccio dei responsabili.

Introduzione in Thailandia di tabacchi e alcolici
Le Autorità Thailandesi applicano scrupolosamente la normativa doganale. Si raccomanda di prestare particolare attenzione alle disposizioni sull’introduzione di tabacchi e alcolici.
Possono essere introdotti in Thailandia:
– massimo 1 litro di bevande alcoliche a persona;
– fino a 200 sigarette o 250 grammi di sigari o tabacco a persona;
Il superamento di questi limiti comporta il pagamento al valico di frontiera di multe molto onerose, e la detenzione se le multe non sono saldate immediatamente, oltre alla confisca dei beni illegalmente trasportati in Thailandia.

Introduzione e utilizzo in Thailandia di sigarette elettroniche
In Thailandia è espressamente vietato possedere, vendere, importare ed esportare sigarette elettroniche e loro componenti. Chi viene trovato in possesso di una sigaretta elettronica, compresi gli stranieri che si trovano in Thailandia per ragioni di turismo, è punibile con una multa pari a cinque volte il valore del bene, alla quale può aggiungersi una pena fino a cinque anni di reclusione, oltre alla confisca dei beni.

Arresto per chi fuma sulle spiagge thailandesi
Dal 31 gennaio 2018 è proibito fumare su ventiquattro spiagge della Thailandia, tra le più note e frequentate dai turisti. Le pene sono molto severe e possono arrivare fino a 1 anno di reclusione e/o 100.000 Baht di multa (circa 3.000 Euro). Si raccomanda di attenersi scrupolosamente al divieto. Le Autorità Thailandesi applicano questo tipo di normative con estremo rigore e senza eccezioni.
Si ricorda inoltre che in Thailandia è proibito fumare negli spazi aperti dove si svolgono attività sportive, in parchi pubblici, zoo, mercati e parchi giochi.

Introduzione in Thailandia di medicinali per uso personale

La legge thailandese disciplina in modo dettagliato le modalità di introduzione, all’atto dell’arrivo in aeroporto, di medicinali per uso personale da parte di cittadini stranieri.

I medicinali “da banco”, che in Italia si acquistano senza ricetta medica (antidiarroici, paracetamolo, aspirina, etc.), possono essere liberamenti portati in Thailandia senza particolari restrizioni.

Per i medicinali che vengono invece acquistati con ricetta medica, si riporta di seguito la procedura corretta da seguire per non incorrere nel possibile sequestro da parte delle competenti Autorità doganali:

1) Ogni medicinale deve essere inserito nella sua scatola originale (non sono ammessi, ad esempio, flaconcini o pastiglie senza confezione).
2) Ogni scatola di medicinali deve essere accompagnata da una prescrizione medica redatta in lingua inglese, nella quale vengono specificati la necessità medica, il tipo di medicina e di cura nonché il quantitativo.
3) All’arrivo in aeroporto l’interessato deve dichiarare formalmente, prima di passare la dogana, l’importazione di medicine per uso personale.
4) La dichiarazione deve essere resa presentando la prescrizione medica in inglese presso presso l’Ufficio locale della Food and Drug Administration, che si trova in tutti gli aeroporti nell’area del recupero bagagli prima del transito doganale. Nel caso dell’aeroporto internazionale Suvarnabhumi di Bangkok, l’Ufficio si trova nei pressi del nastro bagagli n. 23.

I medicinali per uso personale non correttamente dichiarati presso l’Ufficio della Food and Drug Administration sono passibili di sequestro da parte dell’Ufficiale doganale senza possibilità di opporre appello.

Una particolare disciplina è prevista per i medicinali narcotici (esempio: metadone), anch’essi considerati stupefacenti in Thailandia. Chi ne viene trovato in possesso non autorizzato è passibile di arresto e condanna a pena detentiva. È possibile l’importazione di medicinali narcotici per uso personale solo con autorizzazione preventiva della Narcotics Control Division della Food and Drug Administration. Si raccomanda, ove necessario, di seguire scrupolosamente la seguente procedura.
1) La quantità da importare non deve essere superiore al fabbisogno di 30 giorni;
2) Il paziente deve essere in possesso di un Certificato medico/ prescrizione medica in lingua inglese, che conferma la necessità di trasportare il medicinale per uso personale;
3) Prima della partenza, e’ necessario inviare un modulo di richiesta di autorizzazione all’importazione alla Narcotics Control Division della Food and Drug Administration. La domanda va debitamente compilata in inglese. Tutte le informazioni, il modulo da inviare online e il dettaglio dei documenti da allegare sono reperibili all’ indirizzo: http://permitfortraveler.fda.moph.go.th
4) La richiesta di autorizzazione deve essere inoltrata almeno 2 settimane prima della partenza;
5) La Narcotics Control Division risponde alla richiesta inviando via mail l’autorizzazione;
6) All’arrivo in aeroporto, l’interessato dovrà segnalare alla dogana che sta importando le medicine in oggetto, mostrando copia stampata della previa autorizzazione ricevuta dalla Narcotics Control Division.

Introduzione e utilizzo in Thailandia di sigarette elettroniche

In Thailandia è espressamente vietato possedere, vendere, importare ed esportare sigarette elettroniche e loro componenti. Chi viene trovato in possesso di una sigaretta elettronica, compresi gli stranieri che si trovano in Thailandia per ragioni di turismo, è punibile con una multa pari a cinque volte il valore del bene cui può aggiungersi una pena che può arrivare a cinque anni di reclusione.

Permesso di ingresso in Thailandia di veicoli privati

E’ possibile richiedere il permesso temporaneo di ingresso in Thailandia per:

1) motocicli

2) autovetture di massimo 9 posti

3) furgoni del peso massimo di 3.500 Kg

L’autorizzazione all’ingresso dei veicoli è rilasciata dalla Motorizzazione thailandese. Gli stranieri che intendono richiedere l’autorizzazione devono rivolgersi a un’Agenzia di viaggio thailandese, che raccoglie i documenti, li presenta alla Motorizzazione e infine consegna al richiedente il permesso rilasciato.

La Motorizzazione, una volta pervenuti tutti i documenti sotto indicati, rilascia l’autorizzazione entro 30 giorni.

L’autorizzazione permette un ingresso temporaneo della durata massima di 30 giorni. In un anno solare si possono ottenere autorizzazioni per un massimo di 60 giorni.

L’agenzia di viaggio assegnerà uno o più guide che dovranno obbligatoriamente accompagnare e guidare i viaggiatori durante la permanenza in territorio Thailandese.

I documenti che devono essere consegnati all’Agenzia di viaggio, per l’avvio della procedura con la Motorizzazione, sono i seguenti:

1) Copia del passaporto con validità minima di 6 mesi e della pagina con il visto di ingresso in Thailandia

2) Copia di una patente di guida valida in Thailandia (la Thailandia è parte della Convenzione di Ginevra del 1949 e riconosce la patente internazionale)

3) Copia del certificato di registrazione del veicolo

4) Copia del certificato di ispezione (revisione/tagliando)

5) Copia dell’assicurazione del veicolo e dell’assicurazione verso terzi

6) Prova di proprietà del veicolo o lettera di consenso del proprietario, se diverso dal guidatore

7) Foto a colori del veicolo

8) Lettera che attesta la necessità di utilizzare il veicolo straniero in territorio thailandese

Tutti i documenti devono essere accompagnati da una traduzione in inglese e thailandese.

Procedura per l’importazione in Thailandia di animali domestici

Si riporta di seguito la corretta procedura per importare animali in Thailandia, valida anche in caso di soggiorni turistici brevi.

Prima di partire

E’ necessario compilare il Modulo R. 1/1 (disponibile a questo link) con tutte le informazioni sul volo di arrivo in Thailandia e i dettagli sull’animale domestico.

Tre settimane prima della partenza, deve essere trasmesso all’Ufficio di Quarantena degli animali all’indirizzo qsap_bkk@dld.go.th la seguente documentazione:

1) Modulo R. 1/1 compilato

2) Copia del passaporto della persona che importa l’animale domestico

3) Record delle vaccinazioni (antirabbica e vaccini combinati DHP/L), che devono essere state fatte almeno 21 giorni prima della data di partenza

4) Foto dell’animale domestico

L’Ufficio di Quarantena degli animali, esaminata la documentazione, invierà via email il “Permesso all’importazione”, che ha validità 60 giorni.

All’arrivo

All’arrivo in aeroporto l’importatore dell’animale domestico deve recarsi all’Ufficio di Quarantena degli animali (che all’aeroporto Suvarnabhumi di Bangkok si trova vicino al nastro bagagli 8) ed esibire:

1) Il “Permesso all’importazione”

2) Il Certificato sanitario – Health Certificate, in lingua inglese (originale piu’ una fotocopia), rilasciato dall’Autorità italiana competente (A.S.L.);

3) Il Libretto delle vaccinazioni e/o il “Pet Passport”

Dopo il controllo dell’animale domestico e dei documenti, verranno rilasciati i Moduli di richiesta di permesso e importazione dell’animale. Verrà applicata una tariffa di 500 Baht per ogni animale domestico.

NB. Se l’importatore non richiede preventivamente il “Permesso all’importazione” e si presenta all’Ufficio di Quarantena degli animali solamente con il Certificato sanitario e il Libretto delle vaccinazioni, il personale dell’Ufficio si riserva di mettere in quarantena l’animale domestico (che quindi non potrà lasciare l’aeroporto) il tempo necessario ad effettuare i dovuti accertamenti.

In dogana

L’importatore, una volta giunto in dogana, deve presentarsi alla “Red Line” (linea rossa) per dichiarare l’importazione dell’animale domestico, consegnando i moduli ricevuti dall’Ufficio di Quarantena degli animali. Le Autorità doganali chiederanno il pagamento di un dazio.

Procedura per l’importazione dalla Thailandia in Italia di animali domestici

Si riporta di seguito la corretta procedura per importare dalla Thailandia animali domestici in Italia.

E’ possibile portare in Italia un massimo di 5 animali (oltre e’ considerato commercio).

Non possono essere importati in Italia animali di età inferiore ai quattro mesi.

Gli animali devono essere identificati tramite un tatuaggio leggibile (apposto prima dello 3 luglio 2011) o un microchip.

Gli animali devono avere in corso di validità la vaccinazione contro la rabbia, somministrata all’animale almeno dopo 12 mesi di vita e dopo l’apposizione del tatuaggio/microchip.

In caso di primo vaccino contro la rabbia, esso ha valore solamente 21 giorni dopo la data di inoculamento del vaccino.

Gli animali devono aver portato positivamente a termine l’esame del sangue di titolazione degli anticorpi per la rabbia.

Il campione di sangue per la titolazione deve essere prelevato almeno 30 giorni dopo la vaccinazione contro la rabbia.

L’animale può essere portato in Italia solo dopo tre mesi dalla data dell’esame del sangue.

La titolazione degli anticorpi non va rinnovata per gli animali che, dopo la titolazione, siano stati regolarmente rivaccinati contro la rabbia senza interruzione del protocollo di vaccinazione.

NB. L’esame del sangue di titolazione degli anticorpi per la rabbia può essere svolto solamente da un laboratorio riconosciuto dalla World Organization for Animal Health. Non esistono laboratori riconosciuti in Thailandia. E’ pertanto necessario rivolgersi a una clinica veterinaria thailandese, che invierà i campioni di sangue in un laboratorio all’estero e fornirà, alla fine della procedura, i necessari attestati. Tra le cliniche veterinarie che offrono queste servizio, vi e’ ad esempio la Thonglor International Pet Hospital (indirizzo: Sukhumvit Road Soi 55, Soi Thonglor 9, Bangkok; numero di telefono: +662-712-6119).

Al momento della partenza per l’Italia, il proprietario dell’animale deve presentare in aeroporto la documentazione attestante la validità in corso della vaccinazione contro la rabbia e dell’esito positivo dell’esame del sangue di titolazione degli anticorpi per la rabbia.

Procedura per l’introduzione di droni in Thailandia

In Thailandia solo i droni che pesano meno di 2 kg e sono privi di telecamera/macchina fotografica possono essere importati senza espressa autorizzazione.

In tutti gli altri casi l’introduzione di un drone da parte di uno straniero, anche se solo per un breve periodo, deve essere autorizzata dal “Civil Aviation Authority of Thailand” (CAAT). Sul sito web: www.caat.or.th è disponibile il modulo di registrazione. Il modulo esiste solo in formato thailandese.

Il modulo compilato va inviato via fax al numero 66 (0)2 5688848.

Il tempo previsto per avere l’autorizzazione e’ di 60-90 giorni (devono essere verificati i requisiti del richiedente da parte di diversi Uffici thailandesi competenti).

L’uso in Thailandia di droni senza autorizzazione è passibile di una multa di 1.000 Euro e fino ad 1 anno di reclusione.

Ospedali, assicurazioni

Esistono ospedali pubblici e privati. Le strutture ospedaliere private sono generalmente di buon livello però molto costose, pertanto è assolutamente raccomandato munirsi di assicurazione sanitaria con massimale adeguato (a partire da 200.000 Euro) e che includa tra i servizi previsti il rimpatrio sanitario accompagnato dal medico.

Permanenza in Thailandia fuori visto (overstay) e perdita del diritto al reingresso nel Paese

Il Governo thailandese ha reso noto che, a partire dal 20 marzo 2016, gli stranieri che hanno protratto la propria permanenza oltre la scadenza del visto non potranno farvi temporaneamente ritorno. I periodi di interdizione al reingresso sono così calcolati dalle autorità di immigrazione.
Per gli stranieri che si arrendono alle Autorità:
1) Se la permanenza è superiore a 90 giorni oltre la scadenza del visto, non sarà possibile fare ritorno in Thailandia per 1 anno, a partire dalla data di partenza;
2) Se la permanenza è superiore a 1 anno oltre la scadenza del visto, non sarà possibile fare ritorno in Thailandia per 3 anni, a partire dalla data di partenza;
3) Se la permanenza è superiore a 3 anni oltre la scadenza del visto, non sarà possibile fare ritorno in Thailandia per 5 anni, a partire dalla data di partenza;
4) Se la permanenza è superiore a 5 anni oltre la scadenza del visto, non sarà possibile fare ritorno in Thailandia per 10 anni, a partire dalla data di partenza.

Per gli stranieri arrestati e processati
1) Se la permanenza è inferiore a 1 anno oltre la scadenza del visto, non sarà possibile fare ritorno in Thailandia per 5 anni, a partire dalla data di partenza;
2) Se la permanenza è superiore a 1 anno oltre la scadenza del visto, non sarà possibile fare ritorno in Thailandia per 10 anni, a partire dalla data di partenza.
Queste restrizioni non si applicano agli stranieri che sono partiti dalla Thailandia prima del compimento dei 18 anni e agli stranieri che sono partiti dalla Thailandia prima del 27 novembre 2015.

Banche

Orario d’Ufficio delle banche: lunedì – venerdì, 9.00 – 15.30 (molte filiali all’interno dei grandi centri commerciali hanno orari flessibile e potrebbero essere aperte sino alle 20.00).

Shopping, tasse, mance, ricevute IVA del 7% rimborsabili per i non-residenti per l’importo superiore del 5000 baht.
Le mance non sono obbligatorie ma è prassi comune dare circa una mancia del 5% del conto, qualora il conto non includa già la voce “service” del 10% dell’importo.

Fonte Ambasciata Italiana Bangkok.
https://ambbangkok.esteri.it/ambasciata_bangkok/it/in_linea_con_utente/domande_frequenti

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